La storia del Pineta raccontata dal presidente Cda Oriano Casadio
Ci racconti un po’ la storia del club Pineta Milano Marittima…
La storia del Pineta fonda le sue radici nel lontano 1962, siamo quindi prossimi a 60 anni di vita notturna che ha messo sempre il Pineta al centro dell’attenzione mondana diventando di fatto da sempre un faro nel mondo della notte, portando Milano Marittima e il suo vivere al centro dell’attenzione proprio perché località frequentata da vip.
Le caratteristiche principali del Pineta Milano Marittima
Cosa distingue secondo lei questo club dagli altri?
Il cosa distingue questo club dagli altri è sicuramente il fatto che clienti e vip ne’ hanno fatto una loro casa trovando quel calore e quell’armonia che li fa’ sentire un po’ in famiglia. Ecco in questo un vero club ti fa sentire a tuo agio e vorresti che la serata non finisse più!!!
Quali sono stati gli artisti che hanno spiccato di più?
La cosa che penso sempre è che il Pineta gli artisti, in moltissime occasioni, li ha visti nascere. Si consideri che artisti del calibro di Mina, che dal Vivo si è esibita pochissimo negli anni 60, si esibì al Pineta e innumerevoli altri nel corso degli anni; dj internazionali come Bob Sinclair hanno suonato quando ancora in pochi sapevano chi era.
Quali sono stati i vip simbolo del Pineta?
Stessa cosa per i Vip: vedere Elisabetta Canalis o Belen Rodriguez o Bobo Vieri e mille altri frequentare il Pineta da amici per poi vederli diventare personaggi di successo è sempre stata per noi motivo di enorme soddisfazione!
Le novità e i saluti finali
Avete novità per il futuro?
Il futuro ci vede ancora protagomisti all’insegna di una MILANO MARITTIMA CAPITALE, il Format Bobo Dj oppure PINETA 2000 sono tutte invenzioni nate nella nostro Atelier e ci troverà pronti per trainare ancora Milano Marittima come punto di Eccellenza della Riviera Adriatica.
Saluti i lettori di International Blog a suo modo…
Saluto i lettori di International Blog e spero che la mia intervista sia di vostro gradimento. Il presidente del Cda Oriano Casadio
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Foto di Carlo Morgagni