22 C
Ravenna
23 Settembre 2023
IntervisteNewsNews MondoNotizie Primo PianoPress QuotidianoSocial

Intervista al deejay Francesco Adorisio

Descrivi in poche righe chi è Francesco Adorisio…. 
Sono un sognatore, uno che mette il cuore e l’anima in tutto ciò che fa, un ragazzo ambizioso e molto fantasioso che cerca costantemente di migliorarsi e di porsi sempre nuovi obiettivi. Sono un appassionato di musica, auto sportive, palestra, cucina e film.
Raccontaci un po’ come è iniziata la tua carriera di dj….
E’ iniziata quando avevo l’età di 15 anni e spinto dalla curiosità verso la nightlife e la figura del Dj e mosso dalla grande passione per la musica dance. Ho iniziato a propormi come Dj e intrattenitore per feste di compleanni ed eventi privati nella mia città natale Matera.  Non avevo neanche la strumentazione adatta a poter intraprendere quella mansione, ma arrangiandomi e  con tanta forza di volontà e passione sono riuscito a mettere da parte i primi soldini e comprare la mia prima consolle, per poi fare la mia prima serata da “professionista” in un locale pubblico all’età di 18 anni.
Da quel momento in poi è stata una sfida continua e un crescendo di emozioni, fino ad arrivare a suonare in Club che una volta appartenevano solo ai miei sogni.
Come ti piace o e non ti piace della tua professione?
Mi piace l’emozione che è in grado di trasmettere e la grande soddisfazione e appagamento che riesce a dare. E’ un lavoro che ti mantiene sempre giovane e propositivo dentro.  Non mi piace lo stress psicofisico che a volte sei costretto a subire per orari e ritmi di vita particolari che a volte ti impediscono di vivere una vita totalmente “normale”. Non mi piace nemmeno lo sbalzo di adrenalina che a volte percepisci dopo delle grandi serate andate particolarmente bene perché è difficile tornare dal palcoscenico alle quattro mura di casa… ma tutto ciò fa parte della stessa medaglia e nel complesso non cambierei il mio lavoro con nessun altro lavoro al mondo.
Come intrattieni il pubblico mentre suoni?
Mi lascio trasportare dall’onda emotiva, cerco di trasmettere la mia passione e la mia carica, mi immedesimo nel dancefloor e cerco di fare esattamente ciò che vorrei facesse il dj in quel momento se io fossi a ballare in pista con loro.
Come fai a distinguere un dj bravo da uno scarso?
Con la tecnologia e l’avvento dell’era digitale tutti sono in grado di diventare bravi tecnicamente e mettere due dischi a tempo… Fortunatamente però la tecnica non è tutto. Fanno ancora la differenza l’emotività, il feeling che un dj riesce a creare con il proprio pubblico e l’empatia che ne deriva. Mettere il disco giusto al momento giusto è il nostro compito primario. In base a tutto ciò riesco a esprimere una opinione attendibile su un dj che sta suonando, a prescindere dal genere musicale.
Che consiglio daresti ad un ragazzo alle prime armi?
Non iniziare mai a fare il dj con lo scopo di fare business ma di iniziarlo per sola e pura passione in maniera genuina e spensierata. Consiglio inoltre tanta umiltà e tanta gavetta che sono indispensabili per arrivare in alto. Invece che criticare gli altri, siate sempre critici verso voi stessi e cercate di capire come migliorare e come crearvi un vostro stile a livello musicale e di immagine.
Salutaci a tuo modo….
“We Belong To Dreams”, Buona Musica a tutti ragazzi ci vediamo in giro per i Club 😉

Post correlati

Ross Roys: ecco “Anymore”

Ltc

The Beach Luxury Club Sicily, dinner show e relax da sogno, a Santa Flavia (PA)

Ltc

Il 17 ed il 18 dicembre 2021 Terrasini Circus Fest riempie di artisti di strada le vie della cittadina

Ltc
Caricamento in corso...
WordPress Cookie Plugin by Real Cookie Banner